Monday, January 30, 2006

uh uh uh

Lei dice che mi occorre qualcuno che spieghi le mie Idee. Ma dovrebbe sapere che ciò che è Grandioso è necessariamente oscuro ai Deboli.
Ciò che si può rendere esplicito all’ Idiota non vale la mia cura.
* * *
Talvolta scuriosando tra i programmi e le trasmissioni che vengono proposte in televisione, oppure ascoltando le discussioni tra le persone mentre aspetto l’autobus, oppure quando sto seduta in un bar a fare colazione e le voci della gente si impadroniscono delle mie orecchie, mi chiedo come mai il livello di mortalità nella nostra società sia così basso. Mi domando che fine abbia fatto la cara vecchia selezione naturale.
Le pantere e i ghepardi dovrebbero girottolare liberi per le strade.

Thursday, January 26, 2006

apparìre.

apparìre--> presentarsi allo sguardo altrui, farsi vedere, essere manifesto, sembrare.

in una sola parola tante differenti sfumature..è ovvio che la confusione è a portata di mano.. è facile criticare chi propone o cerca di riflettere su ciò che all'esterno si provoca, semplicemente in quanto Esseri Pensanti o Agenti;
è facile dire: non mi riguarda, io non mi preoccupo di apparire, sono come sono. Fa molto maturità e anticonformismo..la verità è che spesso provare qualcosa per chi ti sta intorno ti obbliga a riflettere su come appari e in più spesso influenzi proprio la vita degli altri col tuo apparire.. insomma mi sembra che si rischi di diventare egoisti, o peggio nascondersi dietro alte considerazioni di scelta di vita quando invece il problema cruciale è l'incapacità di prendere la propria apparenza e plasmarla al proprio ideale.

oh, questo non toglie che chi fa dell'apparenza la propria maschera forse sta messo anche peggio.. mi ricollego al post precedente nel dire che è molto facile appiattire la propria immagine -e personalità?- a una serie di semplici "istruzioni per l'uso" che manco fosse la lista della spesa, come ogni similclassifica lascia il tempo che trova, e di significato rilevante non ne ha neanche un briciolo.. se il tentativo di questo moderno mondo globalizzato è quello di renderci sempre più simili le une alle altre, piuttosto consiglio un sano vaffanculo, vivere così senza sforzo di immaginazione o creatività non capisco che senso abbia.
che poi vorrei capire se tutte queste ladies imitatricidiqualcuno credono davvero che bastino diecipiccolipunti per essere magari, che sò io, trasgressiva?
si è più trasgressivi nell'attraversare la strada col rosso per i pedoni, oppure nel sedersi in un posto sul treno diverso da quello prenotato, suppongo.

è proprio qui la differenza, si vuole Essere qualcosa, o semplicemente Sembrare?

Tuesday, January 24, 2006

Come essere figa in dieci semplici mosse.

1. Compra una fotocamera digitale, non importa la qualità, basta che funzioni.
2. Colorati i capelli di nero, lunghi davanti e corti dietro, preferibilmente con un ciuffo che ti copre l'occhio destro o sinistro, a scelta.
3. Procurati una connessione internet.
4. Creati un account su Myspace. Attenzione al nome che scegli, deve essere accattivante e aggressivo (parole tipo suicide, blood, burning, dark vanno benissimo), ma dolce al tempo stesso (cherry, tears, angel).
5. Alza la tua fotocamera affinché la tua faccia venga ritratta dall'alto. Inclina un po' la testa. Scatta.
6. Se hai un bel paio di tette includile casualmente nell'inquadratura.
7. Per il template prediligi stelle, ciliege, teschietti. Il tutto preferibilmente su sfondo nero e rosa.
8. In "Things I like" inserisci nomi di gruppi sconosciuti ai più, se lo sono anche per te non importa. Se hanno un account su myspace aggiungili tra i tuoi amici.
9. Elimina Tom dalla lista dei tuoi amici. E' amico di tutti, non può esserlo anche tuo!
10. Sii trasgressivo/a. Essere out è in!

Monday, January 23, 2006

nebbia.

C’è nebbia. Fuori il mondo sembra avvolto in un manto di catarri degli angeli.
Nessun suono proviene dalla città silenziosa.
Ti guardi un pochino dentro e ti chiedi se sia giusto tutto questo, se ci sia una spiegazione, o una motivazione.
Forse certi ricordi, certi modi di vedere legati al passato andrebbero lasciati da parte.
Forse è l’ora di guardare avanti e di sorridere a tutte le cose belle che hai conquistato.
E che finalmente ti rendi conto di apprezzare.
Forse fa molta più paura questo, di un qualsiasi sentimento di odio. O di rabbia.
Ma forse è solo colpa della nebbia.

Friday, January 20, 2006

Macazzosieterincretiniti?!

Arrapante. Ma che cazzo di parola è? Ma vi siete mai sentiti parlare? Ma credete davvero che le donne quando scelgono cosa mettersi o cosa fare pensino al modo più veloce per stimolare i vostri pensieri reconditi (che poi reconditi non sono per niente ma quanto di più banale e prevedibile esista)? Macazzosieterincretiniti?!

Thursday, January 19, 2006

Sacrosante parole.

Diciamocelo, in un mondo senza più Dio, il nuovo dio non sono forse le madri? L’ ultimo bastione sacro e inespugnabile. Che la maternità sia l’ ultima magia perfetta, l’ultimo miracolo? Ma è un miracolo impossibile per gli uomini.
Che gli uomini dicano tanto di essere felici di non dover partorire, per via del dolore e del sangue, ma che in realtà la loro sia tutta invidia? Di sicuro gli uomini non sanno fare nulla di tanto incredibile. Muscolature superiori sviluppate, pensieri astratti, falli: tutti gli apparenti vantaggi degli uomini sono in realtà più che altro simbolici.
Con un pene non ci pianti nemmeno un chiodo.
Le donne nascono già talmente avvantaggiate, a livello di capacità. Se un giorno gli uomini impareranno a partorire allora sì che si potrà iniziare a parlare di parità fra i sessi.

* * *
Sacrosante parole. Dette da un uomo.
Mica voglio sembrare una lesbica iperfemminista del cazzo.
Così poi vengono ritirate in ballo tutte quelle stronzate sull’ invidia del pene.
Eh no. Le lesbiche sono lesbiche perché a loro piace leccare la fica. Detto in modo chiaro esauriente e altamente comprensibile. Non hanno nessuna invidia.
La generazione di un essere umano. Non è forse questo il miracolo più grande?
Dio, casomai, era una donna. Oppure un ermafrodita.
Oppure un travestito, però a fine terapia ormonale.
Non bevo caffè zuccherato perché non mi piace. Non perché non voglio ingrassare.
Certi concetti di base sembrano essersi persi sotto strati e strati di testosterone.

comprenderlo

I maschi talvolta dovrebbero imparare, casomai non gli fosse possibile - per qualche strana connessione genetica - comprenderlo, che l’amicizia tra due esponenti di sesso diverso, può esistere.
E invece no, non succede mai che un’ amicizia profonda, di quelle in cui ti coccoli e ti dici tutto tutto tutto, da parte loro sia disinteressata.
Mi chiedo…dunque se fossi grassa e brufolosa non potrei avere amici maschi?
Che tristezza.

Saturday, January 07, 2006

l'orlo di.

I cereali muoiono sussurrando parole di biasimo affogati nel latte.
Ho lo stomaco capovolto e potrei sentirmi sull’orlo di.
Un baratro? Un cambiamento?
Un’ emozione?
Il profumo del caffè in realtà è più buono del caffè stesso.
Il primo boccone è molto meglio dell’ appetito saziato.

Thursday, January 05, 2006

Sei proprio sicuro?

Non è che basta provare un po’ di ripugnanza all'idea di baciare un uomo con la barba per essere certo di essere etero.
Nel senso, se fosse glabro andrebbe bene? Beh, allora inizierei a dubitare dei tuoi gusti. Le bocche, al di là della barba, sono bene o male tutte uguali. A me può non fare schifo in assoluto l'idea di baciare una donna, o comunque non mi dà più fastidio di baciare un uomo che non mi piace. Metto sullo stesso livello donne e uomini che ipoteticamente possono piacermi o non piacermi fisicamente nello stesso modo; ma il fatto che sia stata solo con uomini e che, per adesso, mi sia trovata meglio con loro, lascia supporre che io sia etero, o comunque non ancora consapevolmente bi. No?
E i culi? Pure. La maggior parte degli uomini ama i culi belli, no? E i culi belli degli uomini allora? Quelli belli belli che non sapresti distinguerli? Sì, finché non li associ a un viso maschile. Mi sembra un po' troppo comodo. Meglio dire che per ora non hai trovato un uomo che non ti piace quanto una donna. Oppure continua a ridurre tutto a bocche e culi e vedi di morire.

l'ultimo

È sempre la stessa storia. ogni anno. sempre le stesse parole. “non me ne frega niente dell’ultimo dell’anno, figurati se io mi voglio stressare per divertirmi, è una sera come un’altra”. poi però tutti hanno un programma, tutti fanno qualcosa. ipocriti.
ammettiamolo. a tutti piace stare bene, passare dei bei momenti e fare qualcosa di interessante. però nessuno lo vuole ammettere. perché? mi chiedo. è una cosa troppo inflazionata? è troppo poco originale? eh sì, in effetti divertirsi può essere pericoloso.
poi ci fai l’abitudine e addio con l’accettazione dei dogmi sacrosanti che dominano questa valle di lacrime. la vita è dura. siamo nati per soffrire. vaffanculo.